sabato 25 agosto 2007

Racconto non solo gastronomico sulle mie vacanze in Sardegna

Racconto non solo gastronomico sulle mie vacanze in Sardegna

Le bellissime vacanze sono giunte al termine,ma con me ho portato un piccolo bagaglio di ricordi che voglio condividere con tutti voi.
Ore 00:00Partenza da Treviso,mi aspettano 550 km,prima di arrivare a Civitavecchia, il più importante porto del Lazio.
Ore 05:30 Sono arrivato in porto,con 2 ore d’anticipo rispetto a quella d’imbarco ma meglio prima che dopo,non si sa mai….Quello è il traghetto su cui devo imbarcarmi


in direzione di Golfo Aranci,


pittoresca località turistica,affacciato sul bel golfo omonimo presso il roccioso capo Figari,oltre che scalo per i traghetti,come quello che ho preso io proveniente appunto da Civitavecchia
Ore 15:30Finalmente sono in Sardegna,ma prima d’arrivare a casa di strada devo farne ancora molta,m’immetto sulla s.s.597,in direzione Oschiri,famosa per le sue panade,formate da una sfoglia sottile fatta con semola e strutto,disposta a mò di contenitore tondo con un disco più piccolo che ne fa da coperchio,mentre il ripieno è solitamente a base di carne di maiale e aromi vegetali,ma secondo il periodo o occasione,varia e può essere di vitella,agnello e/o maiale oppure d’anguilla.Inoltre nel mese d’Agosto si tiene anche la sagra in onore alla panada.



Riprendo la deviazione verso Ozieri,cittadina,situata ad anfiteatro,in una conca,centro principale del Logudoro ed inoltre famosa per la sua omonima spianata,che a Settembre è promossa insieme con altre specialità del Logudoro in una sagra,che movimenteranno il centro storico del paese con varie manifestazioni enogastronomiche,dove magari si avrà anche la possibilità di vederla fare e gonfiare nei bellissimi forni a legna da mani esperte,la spianata d’Ozieri.


A questo punto mi dirigo verso l’imbocco con la super strada 131,l’arteria principale che attraversa tutta l’isola,che mi porterà fino a Macomer,dove abita la mia famiglia e meta principale delle mie vacanze estive.
Macomer,grosso borgo,in posizione panoramica,sorge a 562 mt s.l.m. arroccata sulle alte sponde basaltiche del rio S’Adde,ed inoltre famoso per il bel nuraghe di S.Barbara.
Ore 17:30Finalmente a casa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In queste vacanze ho girato più di mezza Sardegna,innanzi tutto sono andato a Bosa,cittadina sulla costa occidentale,in una verde conca,piena di lentisco che con l’aiuto del Maestrale regala un profumo unico a tutta la costa occidentale.
Bosa è inoltre percorsa dal fiume Temo che sbocca al mare,dove si trovano il porto e la spiaggia balneare di Bosa marina.
Da Bosa ho proseguito il mio giro turistico verso Alghero,la strada e tortuosa ma allo stesso tempo bellissima e mozzafiato.La strada costeggia tutta la costa occidentale con panorami incredibili a picco sul mare,con un profumo incredibile ce ci regalano i grandi cespugli di colore verde,che accarezzati dal Maestrale ci riempivano le narici di un profumo inebriante.



Eccomi arrivato ad Alghero,cittadina,sopra un breve promontorio della costa occidentale,la zona d’Alghero è soprattutto famosa per la colonia di Catalani che si stabilì qui nel 1354,che ha lasciato la sua traccia in modo particolare sul dialetto del posto molto simile allo spagnolo appunto.Inoltre la costa occidentale e famosa per il suo bellissimo corallo.
M’incammino,verso il porto turistico,


dove riesco a scattare queste fotografie,che spero vi aiutino a darvi un idea,mentre qui

inizia il lungo mare.Questa è una vasca piena d’aragoste in un ristorante nel centro storico d’Alghero,



la cosa interessante e che puoi sceglierti l’aragosta che vorrai mangiare a pranzo,certo che più fresco di così non sì può…Visto che mi trovavo ad Alghero ho deciso di prendere per Sassari,fino ad arrivare a Codrongianus,dove si può visitare la chiesa di S.S Trinità di Saccargia,


che vi assicuro merita il viaggio,inoltre se arrivate,circa ad ora di cena,poco distante dalla chiesa c’è un bellissimo ristorante dove si mangia discretamente ad un prezzo onesto,ve lo consiglio.
Il vantaggio di stare in Macomer è appunto quello di trovarsi in una posizione centrale e quindi,più facile muoversi in Sardegna,infatti dopo avervi fatto conoscere la costa occidentale ora vi mostro quella settentrionale,passando per l’incontaminata Barbagia.Partiamo ovviamente da Macomer e ci dirigiamo,sulla strada statale 129 per Nuoro,dopo pochi chilometri,nel comune di Silanus sulla destra si trova il Nuraghe e il santuario di S.Sarbana,facilmente accessibile da una piccola strada bianca,la particolarità del Nuraghe di S.Sarbana è che dall’interno si può salire su una scala a chiocciola ovviamente sempre in pietra fino ad arrivare alla cima del Nuraghe che è alto circa 8mt,
molto interessante anche il piccolo santuario anche questo completamente in pietra,ci rimettiamo sulla s.s.129,e proseguiamo fino ad arrivare a Nuoro,capoluogo di provincia sito ai piedi del Monte Ortobene,su un altopiano granitico,nel centro della Barbagia.Riprendiamo in direzione d’Oliena,famosa per il vino Nepente,qualche km dopo Oliena troviamo una stradina che ci porta in zona Su Gologone,situato alle falde del Supramonte,presso la riva destra del fiume Cedrino,nel cuore della Barbagia,dove si trova la sorgente carsica più importante della penisola,meta di molti turisti per l’imponente massa d’acqua che sgorga da una profonda gola calcarea,inoltre nella zona si trova un bellissimo relais,con albergo e ristorante dove si può degustare un’ottima cucina tradizionale sarda,avvolti dai profumi di vigneti,olivi erbe aromatiche,con spazi accoglienti in stile ovviamente sardo,dopo una sosta a Su Gologone, ci rimettiamo sulla strada principale in direzione Dorgali,

appena superato Dorgali,fuori della galleria,sopra Cala Gonone,soffermatevi sul promontorio ad ammirare lo spettacolare panorama a picco sul golfo d’Orosei,

quindi scendete per la tortuosa strada che s’intravede nella fotografia fino ad arrivare alla spiaggia di Cala Gonone,

dove l’acqua è talmente limpida che riusciamo anche ad ammirare i fondali della spiaggia.

A sinistra di Cala Gonne,si apre sul mare la famosa Grotta del Bue Marino,dove talvolta trovano rifugio le foche.Ci rimettiamo in viaggio verso la marina di Orosei,proseguendo per Cala Liberotto,fino ad arrivare a Siniscola,dove imboccheremo la super strada in direzione,Nuoro per poi rientrare a Macomer.
In vacanza in Sardegna un giro in Costa Smeralda è d’obbligo,quindi qualche giorno dopo mi avvio,verso la costa nord settentrionale,ripercorriamo al contrario la strada d’arrivo Golfo Aranci-Macomer,solo che questa volta saliamo in direzione Porto Cervo,ad indicarci l’inizio della Costa Smeralda ci pensa un grosso Masso con una scritta in Nero come potete vedere dalla foto,

prima di scendere verso Porto Cervo ci soffermiamo su una piazzola a goderci il panorama dall’alto,

finalmente siamo arrivati,ho anche la fortuna di trovare parcheggio in piazzetta,quindi scendiamo i gradini che ci porteranno nel cuore di Porto Cervo,nella famosa piazzetta,piena di boutique di gran lusso,

ma quello che ci colpisce e la marea di yacht che riescono a stare nel porto,è impressionante,certo personalmente preferisco ammirare le bellezze della Sardegna,che le bellezze degl’altri ma qua non ci si può proprio tirare indietro anche perché c’e “solo”quello da vedere,



quindi ci spostiamo a Poltu Quatu,dove oltre alle boutique,

gli yacht

e il locale di Umberto Smaila

vi sono i bellissimi fiordi della Sardegna.





Continuiamo la nostra gita turistica,proseguendo la strada costiera fino ad arrivare a S.Teresa di Gallura,sita all’estremità nord della Sardegna sulle Bocche di Bonifaccio,di fronte alla Corsica,presso una profonda insenatura della costa.

A questo punto non ci resta che proseguire in direzione Castelsardo,percorrendo la strada che costeggia la parte nord della Sardegna,passando per Vignola Mare,continuando su una strada ondulata,che corre fra alture e macchie sparse di massi acuminati,proseguiamo fino ad arrivare alla foce del Coghinas,continuiamo aggirando lo spoglio M.Ossini,per arrivare a Castelsardo,cinto di mura,arroccato su un promontorio in una posizione panoramica,a picco sul mare,ma proseguendo il panorama cambia con un alternarsi di dune sabbiose e verdi pinete,fino ad arrivare sull’arco del Golfo dell’Asinara,per poi riscendere verso Sassari ed imboccare la famosa 131 che ci riporterà a casa a Macomer.
Ripartiamo ovviamente da Macomer,riprendiamo la ormai famosa 131,ma sta’ volta in direzione Cagliari,ma noi ci fermiamo molto prima ad Oristano,cittadina in pianura in prossimità dell’omonimo Golfo,al centro della costa occidentale.
A pochi km da Oristano sulla costa bassa del Golfo di Oristano,troviamo la Marina di Torre Grande,frequentata località balneare.All’inizio del centro abitato troviamo appunto la Spagnola Torre Grande da cui prende il nome la Marina,ben conservata dal sec.XVII.Poco sopra la Marina di Torre Grande troviamo Cabras,famoso per la bottarga di muggine,lo stagno di Cabras si trova nella parte centrale cella costa occidentale ed ha la fortuna di trovarsi in un habitat,palustre ideale per diverse specie di pesci ma in particolar modo per i muggini o cefali che dir si voglia.Ai muggini vengono prelevate le sacche delle uova che verranno poi salate ed essiccate,per poi usarle in cucina per impreziosire diversi piatti,oppure da degustare da sola con un filo d’olio extra vergine ed una fetta di pane casereccio.
Qui finisce per questa volta il mio giro turistico per la Sardegna,magari la prossima volta vi farò vedere e assaporare la zona del cagliaritano,ma a proposito di assaporare,posso mostrarvi le mie foto gastronomiche partendo dal tipico maialetto sardo cotto lentamente con il fuoco unicamente a riverbero,come l’antica tradizione insegna prima

dopo,

un altro prodotto della tradizione Sarda e il Pecorino Sardo che insieme alla salsiccia di Irgoli,la bottarga di Cabras,il pane carasau,i fichi di Sardegna,il vino Cannonau ed il coltello sardo che ho voluto unire in quest’unica foto

quindi passiamo ai mitici dolci sardi

ed infine qualche foto alle zucchine giganti dell’orto di mio papà



Spero di essere riuscito a regalarvi almeno in parte le belle emozioni che mi ha regalato questo viaggio.

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